Latte alle ginocchia
Pubblicato da Cappellaio | Etichette: nostraneità, robadanoncrederci | Posted On mercoledì 16 giugno 2010 at 21:32
Abbiamo voluto (quasi tutti) la globalizzazione dei mercati. E ovviamente il latte dei nostri produttori viene da loro venduto ai cosiddetti intermediari di mercato (i vari Nestlè, etc.) a prezzi bassissimi. 0,30 euri al massimo. Questi è da sapere che hanno mediamente un costo pieno industriale per litro di latte venduto nell'ordine dei 0,37 euri. Ora ci si chiede come questi facciano a campare. Come possano fare a sussistere un'intera generazione di allevatori e coltivatori che hanno da sempre incentrato il loro business sulla produzione e vendita di latticini. I subprime al governo ed in Europa hanno voluto le quote latte da regolamento comunitario per prelevare una percentuale fissa dagli introiti sulle quantità di latte prodotti in eccesso rispetto a quelle pattuite (le quote latte appunto), per poi ottenere che ai consumatori venisse venduto latte che è per metà nostrano e per metà miscelato con latte in polvere proveniente dall'estero. A totale insaputa della Commissione per le Politiche Agricole? Mah.. Sta di fatto che poi ovviamente ce lo troviamo nei banconi dei vari supermercati alla modica cifra di circa 1,50 euro al litro (si legga latte fresco). Di questi tempi fare delle piccole rivoluzioni dal basso per dire No a queste cose è alla nostra portata. Altro consumo.
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