Se questa è libertà
Pubblicato da Cappellaio | Etichette: giornalismo, internazionale, politica | Posted On domenica 8 novembre 2009 at 11:14
Ennesima testimonianza, purtroppo, della difficoltà che ha Cuba ad affrontare il post-Castro e più in generale del fallimento degli ideali di socialismo e libertà nel senso stretto del termine con cui si era materializzata la Rivoluzione nel lontano '59.
Yoani Sanchez ha 34 anni, vive all'Avana, è l'autrice di 'Generacion Y', il blog più antigovernativo di Cuba, una pagina sul dissenso che le ha guadagnato una serie di premi internazionali. Ieri sera voleva partecipare ad una manifestazione contro la violenza, ma è stata vittima di un sequestro nel peggior stile della camorra da parte di agenti della Sicurezza dello Stato, che l'hanno picchiata accusandola di essere controrivoluzionaria. Lo ha denunciato la stessa Sanchez, parlandone a giornalisti. Tutto è successo ieri in mezz'ora, da quando è stata costretta a salire in una macchina privata fino a quando l'hanno rilasciata gettandola fuori dalla macchina. Mezz'ora di botte e minacce, secondo la sua versione, riservate a lei e a Orlando Luis Pardo, altro blogger che, assieme alla Sanchez voleva partecipare ad una dimostrazione contro la violenza. "Mi veniva in mente Gomorra. Pensavo che non sarei uscita viva", ha raccontato all'ANSA la Sanchez pensando al libro-denuncia di Roberto Saviano. Chissà se ora proporranno l'Ambrogino d'Oro anche per lei.
Yoani Sanchez ha 34 anni, vive all'Avana, è l'autrice di 'Generacion Y', il blog più antigovernativo di Cuba, una pagina sul dissenso che le ha guadagnato una serie di premi internazionali. Ieri sera voleva partecipare ad una manifestazione contro la violenza, ma è stata vittima di un sequestro nel peggior stile della camorra da parte di agenti della Sicurezza dello Stato, che l'hanno picchiata accusandola di essere controrivoluzionaria. Lo ha denunciato la stessa Sanchez, parlandone a giornalisti. Tutto è successo ieri in mezz'ora, da quando è stata costretta a salire in una macchina privata fino a quando l'hanno rilasciata gettandola fuori dalla macchina. Mezz'ora di botte e minacce, secondo la sua versione, riservate a lei e a Orlando Luis Pardo, altro blogger che, assieme alla Sanchez voleva partecipare ad una dimostrazione contro la violenza. "Mi veniva in mente Gomorra. Pensavo che non sarei uscita viva", ha raccontato all'ANSA la Sanchez pensando al libro-denuncia di Roberto Saviano. Chissà se ora proporranno l'Ambrogino d'Oro anche per lei.
Posta un commento