Messia that failed
Pubblicato da Cappellaio | Etichette: internazionale | Posted On mercoledì 25 novembre 2009 at 13:23
Il Messia è nudo. Il messianismo è sempre stato un vizio e un malcostume della gente. Sin da quando esiste il mondo. Ossia credere che un giorno possa arrivare al potere uno che curi tutti i mali del mondo e ci indirizzi tutti quanti verso la giusta via. Nell'ultimo anno questa attesa messianica si è creata intorno ad Obama. Dopo un anno di lavoro il bilancio è provvisorio ma non così positivo come in molti si aspettavano. Gli viene riconosciuto in Nobel per la Pace e poi invia 30mila uomini in Afghanistan. Per carità, lui stesso ha sempre detto di voler rafforzare quella missione, ma a quel punto quel premio mi pare quantomeno azzardato. Si dice che sono state premiate le buone intenzioni, vedremo. Il recentissimo viaggio in Asia ha messo a nudo tutta la debolezza di Obama e dell'America. Il Messia that failed. E' andato a parlare col premier cinese, missione delicatissima. Ha giocato ed ha perso il match. Ovunque grandi muraglie e grandi scogli, cinesi irremovibili. Ciò che emerge è un America sopraffatta, preda degli errori delle sue stesse banche, attanagliata dal debito con l'impero cinese. Non gli è nemmeno riuscito bene l'abbraccio con l'intrepido messaggero del Tibet. Un uomo che dall'alto della sua posizione per ora non sa fare nè la pace nè la guerra, si deve rimboccare la maniche per prendere lezioni di realismo pratico, rinuncia a prendere posizioni nette per la crociata ambientalista su cui ha fatto perno la sua campagna elettorale, rimane indifferente alla sodomia che il dollaro subisce costantemente dall'euro e per ora rinvia la chiusura di quel Guantanamo che nessuno riesce più a digerire. La discontinuità con a politica di Bush è comunque netta è chiara. Certo, gli va dato atto che con la riforma della sanità che ha avuto il primo ok dal senato, cambierà la storia degli USA. In bene. Ed è chiaro che è ancora troppo presto per dare giudizi definitivi. Ci mancherebbe, diamo tempo al tempo. Quel che è vero è che molto spesso le grandi aspettative si rivelano grosse delusioni.
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