La superiorità della pazzia
Pubblicato da Cappellaio | Etichette: poesia, società | Posted On lunedì 2 novembre 2009 at 09:57

Trovai ancora giovane un fiore bellissmo sulla riva del Naviglio. Il suo colore risplendeva sotto il sole. Era un cavolo. Mi dissero che ero matta. Niente fiori Alda. E mi rinchiusero.
Penso che si commenti da solo. Giudicare uno/a come inetto/a è un diritto che in troppi si prendono senza poterselo permettere. Spero di non essere caduto nel luogocomune.
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