La disumanità della 41 bis
Pubblicato da Cappellaio | Etichette: giustizia, politica | Posted On mercoledì 4 novembre 2009 at 21:45
La legge 41bis (da wikipedia) prevede la possibilità per il Ministro della Giustizia di sospendere l'applicazione delle normali regole di trattamento dei detenuti previste dalla stessa legge in casi eccezionali di rivolta o di altre gravi situazioni di emergenza ovvero, quando ricorrano gravi motivi di ordine e di sicurezza pubblica, nei confronti dei detenuti (anche in attesa di giudizio) per reati di criminalità organizzata, terrorismo o eversione. In questo secondo caso la legge specifica le misure applicabili tra cui le principali sono il rafforzamento delle misure di sicurezza con riguardo principalmente alla necessità di prevenire contatti con l'organizzazione criminale di appartenenza, restrizioni nel numero e nella modalità di svolgimento dei colloqui, la limitazione della permanenza all'aperto (cosiddetta "ora d'aria"), la censura della corrispondenza. Questo è quanto. Il problema è che di questo prodotto made in Italy se ne abusa. E' nata per un motivo ipergiusto, cioè in seguito alla strage di mafia di Capaci in un pacchetto contenuto nella Legge Martelli. Il problema è l'applicazione di questa legge. Il mito della tolleranza zero con cui è stata pensata non ha funzionato. Per i boss mafiosi al gabbio infatti viene spesso revocata (vedi cosca Madonia di Palermo e altro), mentre viene abusata per alcuni reati soprattutto politici con lo scopo di uccidere moralmente e quindi fisicamente la persona senza alcuna possibilità non solo di redenzione ma di minimo riscatto verso la società. La stessa Corte Costituzionale è intervenuta per evitarne un'applicazione coatta ma non ha mai avuto il coraggio di dichiararla anticostituzionale. Sì, perchè credo che tale sia questa legge. Comporta l'autoeliminazione della persona, che spesso sfocia in suicidi (vedi caso della brigatista Blefari) e in generale ben si contrasta con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Ma qui da noi ormai, come ha scritto oggi Armenante su Gli Altri, la considerano una Guantanamo nostrana. Si preferisce spendere soldi per garantire qualsivoglia vizio ai carcerati illustri, mentre si spende poco per un reinserimento parziale nella società di chi pur avendo clamorosamente sbagliato, ha pagato e magari vorrebbe riscattarsi per il debito che con la società stessa ha contratto.
...e, se proprio si vogliono fare le cose per bene, si ammazzano pure di botte, ma "non in sezione", mi raccomando!
Un abuso, uno dei tanti!
Per i reati di mafia/camorra magari non viene applicata alla lettera mentre per altri se ne abusa.
Ma è tutto il sistema carcerario che non va, almeno se vogliamo confrontare la realtà con i dettami costituzionali.
Ciao Matteo, hai un bel blog, mi aggiungo ai tuoi lettori, se non ti dispiace, spero!
Perchè dovrebbe dispiacermi Miryam?.. Mattia comunque ;)
Grazie
A presto