Liberi di infangare
Pubblicato da Cappellaio | Etichette: cartellino rosso, democrazia, giornalismo, internazionale, politica, viaggi | Posted On martedì 29 dicembre 2009 at 10:26
Secondo il sito TMZ l'immagine che ieri ha fatto il giro del mondo è stata scattata durante una crociera di JFK nell'agosto del 1956 nel Mediterraneo. JFK appare in compagnia del fratello e di un altro senatore democratico in compagnia di molte ragazze ignude. A quel tempo la moglie di JFK era incinta e mentre la crociera era in corso fu ricoverata di corsa in ospedale e perse il bambino. Ecco perché questa era una foto che avrebbe potuto cambiare la storia: se si fosse saputo che il John di belle speranze faceva vacanze con ragazze discinte mentre la sua consorte era incinta, la sua reputazione sarebbe crollata di colpo. Peccato sia un fake. Come volevasi dimostrare. Tanto è che poco dopo il sito The Smoking Gun pubblica la smentita ufficiale. La foto sarebbe già apparsa a colori sul numero di novembre 1967 di Playboy (cioè più di 10 anni dopo). Quindi ovviamente nulla c'entrava con quello che poi sarebbe diventato uno dei presidenti americani più amati. E la sera arrivano, confezionate, pure le scuse degli urlatori dello scandalo, ossia quelli del sito TMZ. Bufala rientrata insomma. Peccato solo il titolo de Il Giornale di ieri mattina. “Ecco Kennedy, mito della sinistra. Altro che l’harem di Silvio…“. Il titolo dell’articolo è inequivocabile, e solo leggendo le righe finali si capisce che il tutto è stato messo in forma dubitativa. Un vero peccato. Erano tutti pronti a scagliarsi per fare il paragone con Silvio. E a tale proposito Il Giornale, oltre a dare spiegazione agli eredi di JFK, dovrebbe spiegarci perchè parlava dell'harem di Silvio. Ma Berlusconi non aveva sempre negato di avere un harem? Bah, di quest'ultima cosa sinceramente non me ne importa un accidente, come ho già avuto modo di spiegare su questo blog che ero contrario alle campagne di presunta morelizzazione di La Repubblica di quest'estate. Trovo solo disgustoso gettare benzina sul fuoco per infangare liberamente una persona (icona di una certa sinistra nella fattispecie) costruendo una teoria fondata su basi così labili. Che poco dopo si sono rivelati essere una bufala enorme.
Concordo pienamente...sembra che l'Italia abbia fatto scuola al mondo.
http://nonleggerlo.blogspot.com/2009/12/beccati-ecco-come-il-giornale-e-simili.html
qui addirittura c'è l'altra versione de la prima pagina de Il Giornale corretta in extremis e mandata in alcune edicole stamattina credo..
roba da matti.