Dop-Italy

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: , | Posted On venerdì 5 febbraio 2010 at 16:10

Vediamo se i monarchi assoluti degli Emirati Arabi ci metteranno il simbolo del Ministero delle Politiche Agricole come ha fatto Zaia con il McItaly. Proprio lui, il candidato per Lega e Pdl alla conquista della Regione Veneto. A parte le battute al vetriolo che si sono scambiati lui e il The Guardian in materia, è interessante l'idea di fondo del Ministro. Entrare in una nuova nicchia di mercato. Scelta strategica. Cercare di dare un'immagine diversa del fast food all'opinione pubblica integrando alla solita lista di McSticazzi anche un salutare panino fatto con prodotti provenienti dell'agricoltura e dall'allevamento italiano non è solo sciovinismo alimentare. Può anche essere visto come un tentativo parziale di cercare di fermare l'aumento di obesità, soprattutto tra giovani, che sta avvenendo in Italia. Al di là di tutte queste belle cose però, a mio modo di vedere, è sbagliata proprio la strategia. Cioè l'idea di fondo di andare ad invadere un fast food. Vengono così mandati bellamente a puttane tutti i tentativi per trasformare i nostri prodotti in dop, docg e quant'altro. Nel senso che "stuprarli" per metterli alla gogna di un fast food proprio non ha senso. Il fast food ormai ha quell'etichetta lì, nel senso che se uno ha voglia di un McChicken o quant'altro va al fast food di fiducia perchè ha quella voglia particolarmente unta e sfiziosa. Il problema è che magari ci va troppo spesso. Quindi il problema è di fondo. Come favorire una cultura gastronomica che valorizzi i prodotti della nostra terra? Più sagre? Più visibilità in catene di ristorazione o in supermercati? Chi lo sa. Ma di sicuro la scelta di Zaia non porta benefici ai nostri prodotti. Anche perchè quel McItaly non se lo piglierà quasi nessuno.

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