Non ne avevamo bisogno

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: , , , , | Posted On lunedì 14 dicembre 2009 at 16:54

Ci sono momenti in cui bisognerebbe abolire due parole: ma e però. L’aggressione di un uomo, in questo caso di un primo ministro, è uno di quelli. Di fronte alla violenza non possono essere accettate subordinate, ammiccamenti o tantomeno giustificazioni. Il giorno che la politica italiana tutta lo avrà compreso fino in fondo, allora sarà davvero matura. (Calabresi, La Stampa).
Trovo decisamente fuori luogo le uscite di Di Pietro e della Bindi sul fatto che il premier se la sia cercata. Lo accusano di aver creato un clima di odio che poi sfocia nell'atto violento. Tutto prevedibile per Di Pietro. Ma io dico, non è mica una novità che il Cav continui a sparare a zero sui giudici. Che per lui, se non lo scagionano dalle accuse, sono solo dei militanti rossi che novità rappresenta? Questo lo dice da 20anni e sappiamo che da quando è al potere fa leggi anche ad-personam. Questo non giustifica minimamente il mezzo utilizzato per protestare contro di lui. Di Pietro una settimana fa era in piazza in una manifestazione anti-Cav. Giustissima, bellissima e liberissima quella piazza. Ma alla politica dell'anti, secondo me è ora di contrapporre la politica della politica. Lo stesso Di Pietro che dichiarò, pochi giorni fa (quindi di sicuro non ha fatto a tempo a cambiare opinione) che Berlusconi prima o poi la violenza doveva aspettarsela, oggi minimizza parlando di clima incandescente. Ecco, lui è parte di questo sistema violento che, non sapendo parlare di alternativa, non conoscendo il confronto civile, da una parte strilla (come Grillo) e dall'altra inneggia alla guerra civile e obrobriosità del genere (come Berlusconi). Due facce della medesima medaglia. Manca purtroppo per tutti noi la politica. L'inbarbarimento ora sfocia anche nella violenza fisica e chissà dove finiremo.
p.s.
Che tristezza il tam-tam tra gente che diventa fan di questo Tartaglia sui vari social network. Ma non lo si capisce che non si aspettava altro, Berlusconi, che passare per vittima? Ora può anche dirsi miracolato. Ci mancavano solo le stigmate. Ma forse arriveranno. E che tristezza il colpo del governo che minaccia la chiusura di questi gruppi. Qui invece di rimettersi in gioco tutti sparano a zero. E dei politicanti attivi non so quanti si possano dichiarare innocenti per aver contribuito a generare questo clima. Sia di qua che di la.

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