Evoluzionismo vs creazionismo post-moderno

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: , | Posted On lunedì 7 dicembre 2009 at 08:48

Leggo con piacere della risposta del vicepresidente del CNR De Mattei apparsa sul sito de Il Foglio, in cui si difende dalle accuse di essere un sostenitore della teoria creazionista a scapito di quella evoluzionista, probabilbmente più consona alla posizione che occupa.
Ne riporto due stralci secondo me interessanti. (Pievani è il giornalista di Micromega che ha accusato De Mattei)
Pievani accusa il “creazionismo” di spacciare per scienza un contenuto di fede. Ma cosa fa lui, se non spacciare per scienza, la sua negazione non della fede, ma dei principi evidenti della ragione. E’ più “evidente” per l’intelletto umano affermare che Dio esiste, piuttosto che ritenere che l’uomo discenda dalla scimmia, come si ripete acriticamente da Darwin in poi. Però la prima affermazione è declassata a opinione “fideistica”, la seconda elevata a verità assoluta.
Cioè secondo il vicedirettore del CNR è più intellegibilmente giustificabile pensare per l'uomo che egli stesso sia stato plasmato da Dio che discendere dalla scimmia. Ma io dico, pur nel rispetto di entrambe le opinioni, semmai è l'esatto opposto. E' molto più naturale rilevare la discendenza uomo-scimmia, proprio perchè basta guardare quegli essere per notare le somiglianze con l'uomo, sia nel fisico che per l'istinto. Ciò che ci distingue, al di la di un perfezionamento fisico è proprio l'utilizzo della ragione, la quale però può essere pensata darwinianamente come un'evoluzione. Dire che la ragione ci fa pensare più ad un plasma divino è per me un'offesa alle qualità della ragione umana. Semmai per i credenti poi si può dire che Dio ha creato l'universo e le creature ma non in virtù della ragione quanto della fede nei confronti di un certo messaggio lasciato ai tempi da Gesù. Cioè il dibattito dovrebbe essere visto tra fede e ragione. Ma dire che la ragione porta alla fede è a modo suo "dissacrante".
C’è la cristofobia di chi vuole svellere le radici cristiane d’Europa e cancellare ogni traccia di identità cristiana dei luoghi pubblici, ma c’è anche la teofobia di chi vuole sradicare, se mai fosse possibile, ogni traccia del divino dalla natura e dalla vita dell’uomo. Era una caratteristica dell’evoluzionismo marxista, lo è oggi dell’evoluzionismo “post moderno”.
La parte finale dell'articolo speiga molte cose. Anche il vicedirettore del CNR ha confuso i contenuti cristiani con la corrente nazicristiana di questi ultimi mesi. Ci mancava che dicesse che le scimmie cristiane pregavano usando il crocifisso e si sono evolute in esseri umani, mentre quelle cristofobe sono rimaste bestie.

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